Chiudi

a sangu e latti

la vita di un mezzadro negli stazzi della Gallura

Di Agostino Asara, Riccardo Mura, Augusto Morbiducci

A cura di Riccardo Mura

Traduzione a cura di Gianfranco Garrucciu

Illustrazioni di Augusto Morbiducci

Presentazione di Fiorenzo Caterini

Introduzione di Riccardo Mura

Prefazione di Augusto Morbiducci

Facebook Twitter LinkedIn Posta elettronica WhatsApp Telegram

La ´ita illi stazzi da la Gaddhura

a sangu e latti
eBook
ISBN
978-88-97285-68-7
Co-edizione
-
Genere
Narrativa
Materia
Testi letterari moderni e contemporanei: romanzi, racconti, diari ed epistolari
Collana
Contados n° 1
Anno edizione
2015
Luogo edizione
Ghilarza
Supporto
eBook
Pagine
0
Rilegatura
-
Dimensioni
-
Peso
-
N° volumi
1
Illustrato
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
Italiano
Lingua a fronte
Corso
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione

3,99 €

Un libro che permette al lettore di comprendere meglio come si svolgeva la vita in uno stazzo della Gallura.
L´intento di questo libro è quello di far affiorare e documentare un punto di vista essenziale eppure fino a oggi assente dal panorama degli studi che riguardano la Gallura: quello dei mezzadri. Per farlo, i due curatori hanno intervistato uno degli ultimi mezzadri galluresi, assemblando le sue risposte in una scorrevole forma narrativa, sia nell´originale versione in lingua gallurese, sia nel testo a fronte in italiano. Attraverso le parole di Agostino Asara emerge un quadro abbastanza chiaro e sicuramente verace della realtà sociale ed economica degli stazzi, un quadro dinamico che racchiude il periodo di massimo fulgore di questa società, la sua crisi e la sua decadenza.
Il racconto è scandito dalle ´peregrinazioni´ del protagonista da uno stazzo all´altro, prima al seguito dei genitori, poi in qualità di capofamiglia; qua e là si sofferma su alcuni temi specifici come la scuola e il bilinguismo, la politica e la guerra, il mare, l´igiene, l´alimentazione, l´amicizia, la poesia, la musica e il ballo; un ampio paragrafo è stato dedicato al contratto di mezzadria, alle sue peculiarità e problematiche. Completano l´opera un racconto e alcune testimonianze di persone che, da luoghi e in tempi diversi, hanno incrociato i loro destini con quello di Agostino Asara e della sua famiglia. Questi testi, brevi ma intimi e affettuosi, permettono al lettore di gettare uno sguardo oltre i cancelli e le finestrelle degli stazzi, per apprezzare l´importanza dei valori di ospitalità e solidarietà, sempre così vivi tra i pastori galluresi.

Il libro contiene i contributi di:
- Agostino Asara (Stazzu Lu Rustu, 1930), ha sempre vissuto in Gallura, ha curato diversi stazzi come contadino-pastore, la sua testimonianza è la parte fondante di questo libro;
- Augusto Morbiducci (Roma, 1967), vive a Stazzu L´Algjuléddha, è curatore e illustratore del libro;
- Riccardo Mura (Tempio, 1979), vive a Stazzu Vidiera, è curatore del libro.
- Anna Rosa Pattitoni (Stazzu Buscinu, 1936), ha sempre vissuto e lavorato negli stazzi galluresi col marito Agostino Asara. La sua testimonianza s´incentra sul ruolo della donna nello stazzo;
- Fiorenzo Caterini (Cagliari, 1965), ispettore del Corpo Forestale a Luogosanto, antropologo, ambientalista, ha realizzato la presentazione del libro;
- Silvia Di Vecchio (Milano, 1944), insegnante, ha vissuto a Stazzu Pèssichi.
- Alberto Pesenti (Milano, 1957), conduce un´azienda agricola e turistica a Stazzu La Cerra;
- Fausto Del Rio (Sassari), ha vissuto a Stazzu Cualgjoni;
- Paolo Angeli (Palau, 1970), etnomusicologo e musicista;
- Marie Armène Mfegue (Camerun, 1980), lavora nel settore turistico, è stata ospite della famiglia Asara a Olbia.
Agostino Asara

Agostino Asara

Agostino Asara (Stazzu Lu Rustu, 1930), ha sempre vissuto in Gallura, ha curato diversi stazzi come contadino-pastore.