Il nuraghe, un archetipo edilizio preistorico proprio della Sardegna, è riconosciuto, giustamente, quale monumento simbolo dell´Isola. Basta volgere lo sguardo non solo a quelli più conosciuti o valorizzati a livello turistico, per encomiare l´imponenza, la maestosità, l´armonia di queste opere memorabili.
L´utilizzo di regole geometriche e proporzioni numeriche svela per la civiltà autoctona sarda, al pari di altre antiche società umane, la conoscenza di capacità di calcolo. Già tempo erano stati individuati i rapporti fra le parti architettoniche di queste costruzioni. Gli architetti sardi dell´Età del Bronzo erano senz´altro persone di grande ingegno e provata abilità, non lasciando niente al caso ma, progettando e costruendo questi edifici, dimostrarono padronanza dei problemi statici, la conoscenza della geometria elementare, dei rapporti numerici, la ricerca della simmetria.
I monumenti sardi dell´Età del Bronzo sono vera Architettura – con la A maiuscola – non sola espressione di un popolo ingiustamente definito “barbaro”, e perciò meritano un approccio e una impostazione di analisi secondo metodi propri dell´Architettura.