È un «entrare a riveder le stelle» il cammino attraverso cui Daniela Puddu conduce il lettore con la sua poesia. In un firmamento che si fa immagine complessa e sinuosa della vita, dell’amore, della felicità, del dolore, la poetessa si muove lungo gli spazi oscuri – eppur mai vuoti – tra gli astri, compiendo in questo intricato dedalo brusche svolte, arresti improvvisi, repentini ritorni e nuove partenze. Una mappa senza rotta, in cui la strada che percorre il viaggiatore è tracciata dai suoi stessi passi. Un labirinto di stelle.